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La microfiltrazione a membrana

Il Mar Piccolo è un bacino costiero che si estende a Nord della città di Taranto su una superficie di circa 20.7 Km2.

Nell’ambito degli ambienti costieri mediterranei, esso riveste un’importanza centrale sia dal punto di vista ambientale sia economico. Il bacino è, infatti, caratterizzato da comunità di specie animali e vegetali varie e complesse che determinano un elevato livello di biodiversità, anche per le peculiari caratteristiche idrogeologiche.

Il bacino è stato influenzato da un intenso processo di industrializzazione della città di Taranto che ne ha determinato l’inserimento tra le prime quindici aree classificate “ad alto rischio ambientale. I maggiori insediamenti industriali che gravitano attorno all’area urbana di Taranto sono rappresentati dal centro siderurgico dell’ILVA (tra i più grandi d’Europa), dalla raffineria dell’ENI e dal cementificio Cementir.

Questo intenso processo di industrializzazione ha determinato la produzione massiva di reflui e rifiuti i quali, attraverso inadeguate gestioni passate, hanno causato una profonda contaminazione, in particolare da IPA, metalli pesanti e PCB, dei fondali e delle acque del Mar Piccolo.

Attraverso il progetto Life4MarPiccolo si va ad agire sulle porzioni più contaminate del sedimento. La tecnologia di bonifica che verrà utilizzata è basata sulla microfiltrazione a membrana, largamente usata in altri ambiti, ma che per la prima volta viene utilizzata per bonificare sedimenti marini inquinati e conseguentemente le acque sovrastanti. Si tratta di una tecnologia a basso impatto ambientale ed è alternativa al dragaggio e al capping che invece presentano elevatissimi livelli di disturbo di ecosistemi già molto fragili.